Circa Katiuscia Vammacigna

Katiuscia Vammacigna, nata e cresciuta a Brindisi, si laurea in Filosofia a Lecce, specializzandosi a Parma, dove insegna per diversi anni. Tornata a Brindisi, si dedica a passioni quali scrittura, teatro, filosofia. Frequenta corsi di scrittura creativa e partecipa a diversi concorsi letterari. Nel 2018 si classifica seconda nel concorso letterario Verso l’altro, promosso dall’associazione Jonathan di Brindisi, con il racconto La mia terra non ha nome. Sempre nel 2018 riceve una menzione di merito per il Premio Letterario Nazionale Città di Mesagne con il racconto Odore di salsedine su Tunisi. Si definisce ironica, appassionata e curiosa di indagare ancora sè stessa e il mondo attraverso la scrittura.
17 10, 2022

Quale futuro per l’Europa unita?

Di Katiuscia Vammacigna|2022-10-16T20:29:14+02:0017 Ottobre 2022|Pensare il pluriverso|

Il Manifesto di Ventotene, Per un’Europa libera e unita, redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, è uno dei testi fondanti l’Unione europea, nel progetto di una federazione con un Parlamento e un governo democrati, con poteri reali. Il dibattito sull’Europa si è riacceso durante l’80° anniversario del Manifesto...

23 06, 2021

La filosofia è femmina: Ipazia d’Alessandria

Di Katiuscia Vammacigna|2021-06-23T20:56:19+02:0023 Giugno 2021|Letture|

Nel suo libro Ipazia d’Alessandria Gemma Beretta sostiene che è nel terzo verso che si evidenzia l’amore di Ipazia, per l’astronomia e la filosofia. Icona del libero pensiero e della laicità, la sua morte ne fa una martire del fanatismo religioso, consegnandola ai posteri come una delle maggiori filosofe...

28 04, 2021

Mezzo secolo di rossa dittatura

Di Katiuscia Vammacigna|2021-04-28T19:59:09+02:0028 Aprile 2021|Letture|

Gaetano Giammacco nella Prefazione al libro di Amik Kasoruho, Un incubo di mezzo secolo. L’Albania di Enver Hoxha, sottolinea come l’autore intenda far comprendere ai lettori, gli anni «vissuti senza pane, senza cultura, senza religione, senza libertà, senza identità» (p. 8), dal popolo albanese, sotto la dittatura comunista...

Torna in cima