Circa Stefano Berni

Stefano Berni (1960) è docente di Filosofia e scienze umane nei licei. È stato professore a contratto presso la cattedra di Filosofia del diritto dell’Università di Siena, assegnista e dottore di ricerca. È tra i fondatori e nel comitato scientifico della rivista “Officine filosofiche” dell’Università di Bologna e Presidente della Società Filosofica Italiana di Prato. Le sue ultime pubblicazioni sono: Potere e capitalismo. Filosofie critiche del politico (Pisa 2018); Etiche del sé. Foucault e i Greci (Firenze 2021); L'alchimia del potere. La filosofia politica di Hannah Arendt (con Antonio Camerano; Milano 2022).

2 02, 2024

La vita dei segni e dei corpi

Di Stefano Berni|2024-02-04T22:26:26+01:002 Febbraio 2024|Letture|

Se volessimo fondare un’antropologia al femminile ‒ in cui si mettessero in discussione la superiorità del maschio e i due divieti alla base della civiltà indicati da Levi-Strauss, ossia i divieti dell’incesto e di endogamia ‒, quali forme storiche e antropologiche alternative potremmo ricercare?

10 12, 2023

Ancora su invidia e risentimento

Di Stefano Berni|2023-12-07T19:36:28+01:0010 Dicembre 2023|Letture|

Diversamente da quello che scrivono Rawls e Nussbaum, non è il risentito ma l’invidioso che soffre del fatto che la società e la politica non abbiano permesso anche a lui di raggiungere certi beni o posizioni sociali. Il risentito invece è colui che si adatta a tutto pur di sopravvivere: è ormai una specie di conformista

13 05, 2023

Il merito sì, ma quando?

Di Stefano Berni|2023-05-09T18:09:33+02:0013 Maggio 2023|Pensare la scuola|

L’idea che la società capitalistica postfordista ha della scuola è ancora quella di una fabbrica che dovrebbe produrre a sua volta lavoratori e consumatori, sulla falsariga delle società giapponese, cinese e americana

14 12, 2022

Ancora su Girard e dintorni

Di Stefano Berni|2023-01-17T13:46:36+01:0014 Dicembre 2022|Letture|

È evidente che ogni teoria, soprattutto se funziona bene, rischia di essere applicata un po’ a tutto. È il destino delle grandi idee come è quella del capro espiatorio di René Girard.

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